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Allo scatenarsi di una violenta tempesta di sabbia su Marte, nella zona dell'Acidalia Planitia, l'equipaggio della missione NASA Ares 3 è costretto ad abbandonare la base e ripartire per tornare sulla Terra, ma l'astronauta Mark Watney viene colpito da alcuni detriti della tempesta, rimane separato dalla squadra e viene dato per morto. Rimasto solo, con poche risorse e senza avere modo di contattare la Terra per comunicare che è sopravvissuto, Watney deve ricorrere al proprio ingegno e al proprio spirito di volontà per sopravvivere, pur sapendo che nel breve periodo non vi è alcuna prospettiva realistica per una missione di salvataggio. L'uomo, ingegnere meccanico e botanico, riempie una stanza del modulo spaziale con la terra di Marte, usa le proprie feci e quelle del resto dell'equipaggio come concime e, dopo aver anche escogitato un modo per produrre dell'acqua tramite condensazione, riesce a creare una coltivazione di patate che gli potrebbe consentire di sopravvivere fino alla missione successiva, il cui arrivo su Marte è previsto quattro anni dopo. Nel frattempo la NASA, che continua a monitorare il pianeta attraverso i satelliti in orbita, si rende conto che Watney è sopravvissuto (la posizione dei moduli nella base non è la stessa di quella di quando Watney sarebbe dovuto essere morto). Lo stesso Watney, spostandosi tramite un rover, riesce a recuperare e a riattivare il vecchio Mars Pathfinder. Il riavvio del Pathfinder, che riprende immediatamente a inviare nuove informazioni sulla Terra al Jet Propulsion Laboratory, consente in un primo momento a Watney di comunicare con la NASA tramite la fotocamera di cui è dotato e successivamente di stabilire una chat.

Dopo avere inizialmente deciso di mantenere segreto ai membri equipaggio dell'Ares 3 che Watney è sopravvissuto, per evitare di farli sentire in colpa per averlo abbandonato, la NASA comunica ai suoi ex compagni che egli è ancora vivo. Durante il rientro di Watney da una delle sue escursioni marziane la camera di decompressione della serra esplode, distruggendo tutto il raccolto. A questo punto a Watney non restano molte scorte per sopravvivere e la missione per il suo recupero appare ancora troppo distante nel tempo. La NASA decide quindi di approntare una nave di soli viveri per poterlo rifornire, e, a causa della necessità di operare in tempi brevi, vengono accelerati al massimo i processi di sviluppo e controllo. Tuttavia, forse a causa proprio dei mancati controlli di sicurezza, il razzo esplode poco dopo il lancio, facendo fallire la missione.

Quando tutto sembra perduto, a offrire la soluzione è Rich Purnell, un giovane astrodinamico della NASA che ha calcolato una manovra di fionda gravitazionale con la Terra grazie alla quale l'astronave Hermes, che sta riportando l'equipaggio di Ares 3, potrebbe tornare su Marte in poco tempo. Grazie all'aiuto dell'Agenzia spaziale cinese viene inviato un modulo contenente i viveri necessari al ritorno dell'equipaggio verso Marte e al successivo rientro sulla Terra. Il modulo viene agganciato in un rendezvous in orbita terrestre da Hermes.

Nel frattempo su Marte Watney deve razionare il cibo per riuscire a sopravvivere, mangiando sempre meno ogni giorno e diventando sempre più magro. Con uno dei rover a sua disposizione raggiunge il luogo da dove sarebbe dovuto decollare per intercettare i suoi compagni nello spazio, il cratere Schiaparelli, usando un modulo già predisposto dalla NASA per la successiva missione Ares 4. Il modulo è però troppo pesante per potere raggiungere una nave non orbitante intorno al pianeta, e di conseguenza Watney deve alleggerirlo eliminando tutto il possibile; per potersi liberare del peso necessario il modulo viene lanciato nello spazio coperto solamente da un telo di plastica.

Dopo il lancio, con un'operazione di recupero rocambolesca, Watney si ricongiunge finalmente con i suoi compagni. Tornato sulla Terra, Watney prende la posizione di istruttore per i nuovi candidati al programma di formazione degli astronauti. Mentre i suoi compagni e le persone che hanno preso parte al salvataggio  iniziano una nuova vita, la NASA e la CNSA lanciano il nuovo vettore Ares 5.

Produzione

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Nel marzo 2013 la 20th Century Fox acquistò i diritti per una trasposizione cinematografica del libro, che venne affidata al produttore Simon Kinberg. Nel maggio seguente Drew Goddard entrò in trattative per scrivere e dirigere il film. In seguito Goddard accettò la regia di un film sui Sinistri Sei e si limitò quindi alla sola sceneggiatura, così Kinberg portò il progetto all'attenzione di Ridley Scott. ]

Nel maggio 2014 Scott entrò in trattative per dirigere il film, che avrebbe avuto come protagonista Matt Damon. Il 3 settembre 2014 entrò nel cast Jessica Chastain. a metà settembre si unirono al cast Mackenzie Davis, e Kate Mara. Il 24 settembre venne riportato che Michael Peña era in trattative per unirsi al film. A ottobre sono entrati nel cast Jeff Daniels nel ruolo del direttore della NASA, e Donald Glover e Aksel Hennie nei panni di due giovani impiegati alla NASA. Il 20 ottobre si è unito al cast Sean Bean, e infine entrarono nel cast Chiwetel Ejiofor e Sebastian Stan.

 

Riprese

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Le riprese del film sono cominciate il 10 novembre 2014 ai Korda Studios di Budapest, i teatri di posa più grandi del mondo. Negli studios sono stati costruiti circa 20 set differenti. In uno dei set sono state piantate delle vere patate; sono state piantate in periodi differenti in modo da mostrare i diversi stadi di crescita nel film. A marzo 2015 la produzione si è spostata nel sud della Giordania, a Uadi Rum, nota come Valle della Luna.

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Promozione

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Il 5 dicembre 2014 la prima pagina della sceneggiatura del film è stata posta all'interno dell'Orion, un veicolo spaziale che secondo i piani della NASA sarà utilizzato per l'esplorazione di Marte, in occasione del suo volo inaugurale.

La prima clip è stata pubblicata il 6 giugno 2015. Il primo trailer è stato pubblicato due giorni dopo. Il 19 agosto viene pubblicato il full trailer.

TRAMA

THE MARTIAN

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